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Tra le novità del correttivo al Codice dei Contratti per le scuole: flessibilità, riduzione del periodo di stand still, trasparenza e uniformità

Il D.lgs. n. 209/2024, in vigore dal 31 dicembre 2024, introduce importanti cambiamenti al Codice degli Appalti (D.lgs. n. 36/2023), con un impatto significativo sulle istituzioni scolastiche italiane. Tra le principali novità emergono i nuovi requisiti per le concessioni di importo pari o superiore a 140.000 euro, che richiedono una qualificazione SF2 e la presenza di un esperto con tre anni di esperienza nella gestione di piani economici e finanziari. Per le concessioni inferiori a questa soglia, le scuole non sono più obbligate a qualificarsi come stazioni appaltanti. Viene rafforzato il principio di rotazione negli affidamenti sottosoglia: le scuole che desiderano riaffidare un servizio allo stesso operatore economico dovranno dimostrare l’assenza di alternative valide, l’alta qualità del precedente fornitore e la rispondenza del nuovo affidamento a esigenze specifiche dell’istituto. Il periodo di stand still si riduce da 35 a 32 giorni, accelerando le procedure per le gare sopra soglia, con una specifica deroga per i viaggi di istruzione fino al 31 maggio 2025. Le procedure negoziate senza bando sono ora possibili per beni e servizi tra 140.000 e 143.000 euro, esclusivamente per i viaggi di istruzione, con obbligo di pubblicazione dell’avviso di consultazione sul sito dell’istituto. Infine, l’obbligo di indicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) viene esteso non solo ai bandi e agli inviti, ma anche ai documenti iniziali e alle decisioni di contrarre, inclusi gli affidamenti diretti. Il correttivo offre alle scuole italiane nuove opportunità per semplificare le procedure e migliorare la qualità dei servizi, richiedendo ai dirigenti scolastici e ai responsabili amministrativi di aggiornare le proprie competenze per sfruttare al meglio le nuove disposizioni.

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