Offerte anomale negli appalti pubblici: il Consiglio di Stato conferma l’assenza di una soglia fissa di utile
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Con la sentenza n. 1998 dell’11 marzo 2025 , il Consiglio di Stato, sez. VII , ha chiarito i criteri per la verifica dell’anomalia dell’offerta in un appalto “a corpo” , ribadendo che l’elemento essenziale è l’importo complessivo offerto e non i prezzi unitari delle singole voci di costo, che hanno un valore meramente indicativo. La valutazione della congruità dell’offerta deve avvenire in maniera complessiva , senza un’analisi atomistica delle singole voci di costo. Inoltre, il Collegio ha confermato che non esiste una soglia minima di utile al di sotto della quale un’offerta deve considerarsi automaticamente anomala , a meno che il margine positivo non sia pari a zero.